Le linee guida pubblicate dal Ministero sul tema della responsabilità civile dei magistrati vanno esattamente nella direzione auspicata dall’Unione. A questo punto la politica non deve farsi condizionare dalle solite ed interessate grida d’allarme. Le anticipazioni in tema di prescrizione e giudizio di appello, invece, ci preoccupano non poco e, se confermate, ci vedranno in prima linea contro ogni forma di arretramento.
Come penalisti italiani concordiamo con l’iniziativa del Governo, che dalle linee guida appena pubblicate sembra raccogliere alcune delle indicazioni che abbiamo sempre dato in tema di eliminazione filtro e rideterminazione delle ipotesi di responsabilità. La cosa fondamentale è ora che il Governo e le forze politiche non si facciano condizionare dalle prese di posizione ipercorporative che sono venute immediatamente dall’Anm e dai suoi corifei, e che questa riforma vada in porto nella maniera più significativa.
Questa iniziativa è il primo spiraglio che vediamo nel progressivo sviluppo del progetto di riforma, al quale si contrappongono anticipazioni di ben diverso tenore in tema di prescrizione e appello, ovviamente ancora tutte da verificare, che invece preoccupano assai l’avvocatura penale.
Il tema è sempre il medesimo: la politica deve imporre il suo primato, che si deve esercitare però sui principi propri di un sistema penale moderno e avanzato e non sul ricatto demagogico e giustizialista di chi, contro ogni evidenza statistica, strumentalizza le necessità di riforma.
L’avvocatura è pronta a fare la propria parte, anche sostenendo le iniziative positive, ma allo steso tempo dichiarando la propria determinazione incrollabile a che non ci siano arretramenti dalla strada intrapresa e a che finalmente si recepisca il monito avanzato da più parti, prima fra tutti la Presidenza della Repubblica, per la realizzazione di una vera riforma di struttura della giustizia.
http://www.camerepenali.it, 7 agosto 2014