Radicali, Università e Scuole nella Casa di Reclusione di Rossano per visita e spettacolo teatrale “Io sono nessuno”


Domani mattina, 19 dicembre, presso la Casa di Reclusione di Rossano si terrà una visita all’Istituto da parte di una numerosa delegazione di Studenti del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria, Corso di Laurea Magistrale in Intelligence ed Analisi del Rischio, accompagnati da Emilio Enzo Quintieri e Valentina Anna Moretti, esponenti dei Radicali Italiani e dal Prof. Mario Caterini, Associato di Diritto Penale dell’Università della Calabria. La delegazione visitante è stata autorizzata a far ingresso e visita nell’Istituto Penitenziario di Rossano dal Vice Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Lina Di Domenico.

Al termine della visita, la delegazione visitante, su invito del Dirigente Penitenziario Maria Luisa Mendicino, parteciperà alla rappresentazione teatrale conclusiva del progetto Pon “Il Teatro dietro le Sbarre” denominata “Io sono nessuno”, rivisitazione dell’Odissea di Omero, uno dei grandi classici della letteratura greca che racconta l’inganno dell’eroe Ulisse d’Itaca al ciclope Polifemo, il mostruoso gigante con un occhio solo in mezzo alla fronte, figlio di Poseidone, dio del mare e della ninfa marina Toosa.

Il progetto Pon Indire 2014/2020 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, realizzato con i Fondi Strutturali Europei dall’Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana” di Corigliano Rossano presieduto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Pina De Martino in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria e seguito dai docenti tutor Prof.ssa Maria Valente, Prof. Vincenzo Martini e Prof. Giuseppe Benvenuto, insegnanti presso la Casa di Reclusione di Rossano, ha visto la  partecipazione di 58 detenuti del Circuito dell’Alta Sicurezza, 20 dei quali nel ruolo di attori e tutti gli altri impiegati in altre attività (luci, suono, mix, video, etc.). Per la realizzazione del progetto ci si è avvalsi di tre esperti: Dario De Luca per il modulo scenografia; Daniele Moraca per il modulo suono e Nicola Nastasi per il modulo luci.

Alla rappresentazione teatrale, autorizzati dal Magistrato di Sorveglianza di Cosenza Antonietta Dodaro, tra gli altri, parteciperanno anche gli Avvocati Francesco Madeo e Rosellina Madeo, Consiglieri del Comune di Corigliano Rossano, già proponenti la istituzione del locale Garante dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale, nonché altri docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario dell’Istituto “Majorana” di Corigliano Rossano con gli alunni del Tecnico Industriale, Tecnico Agrario, Professionale Alberghiero e Serale Ragioneria.

Tutte le attività (dalla visita alla partecipazione alla rappresentazione teatrale) che prevedono il coinvolgimento della comunità esterna nella Casa di Reclusione di Rossano, di fondamentale importanza perché, tra le altre cose, impediscono l’isolamento e l’autoreferenzialità del sistema penitenziario ed abbattono pregiudizi e creano sinergie, sono svolte grazie alla proficua collaborazione dell’Amministrazione Penitenziaria ed in particolare modo del personale dell’Area Sicurezza e dell’Area Trattamentale guidati, rispettivamente, dal Comandante di Reparto di Polizia Penitenziaria Commissario Coordinatore Elisabetta Ciambriello e dal Funzionario Giuridico Pedagogico Simona Piazzetta.

Emilio Enzo Quintieri

già Consigliere Nazionale Radicali Italiani

Corigliano Rossano, i Radicali ringraziano i Consiglieri per la proposta di istituzione del Garante dei Diritti dei Detenuti


Sono grato ai Consiglieri Comunali Francesco Madeo, Rosellina Madeo, Gino Promenzio e Aldo Zagarese, per essere stati sensibili ed aver ufficialmente presentato la proposta di istituzione del Garante dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Città di Corigliano Rossano, nel cui territorio ha sede uno degli Istituti Penitenziari più importanti della Regione Calabria. Nel contempo auspico che il Sindaco Flavio Stasi e l’Assessore Roberta Novellis, a cui mi sono rivolto più volte in questi mesi, sostengano la proposta in modo tale che si giunga, nel più breve tempo possibile, alla istituzione dell’Autorità Garante. Lo dichiara Emilio Enzo Quintieri, già Consigliere Nazionale di Radicali Italiani, esperto di diritto penitenziario e promotore della Legge Regionale che nel 2018 ha istituito anche in Calabria il Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Nella giornata di ieri, infatti, i Consiglieri Comunali, hanno depositato la proposta ufficiale al Presidente della Commissione Affari Generali Domenico Rotondo, al Presidente del Consiglio Marinella Grillo ed al Sindaco Flavio Stasi.

Attualmente, nella Casa di Reclusione di Rossano, a fronte di una capienza di 263 posti, sono presenti 293 detenuti (indice di affollamento del 111%), 53 dei quali stranieri (prevalentemente albanesi, marocchini, rumeni, tunisini ed ucraini), con le seguenti posizioni giuridiche: 6 giudicabili, 4 appellanti, 15 ricorrenti e 268 definitivi di cui 38 ergastolani. La maggior parte dei detenuti (204 su 293) appartiene al Circuito dell’Alta Sicurezza (tra questi anche 18 detenuti imputati o condannati per terrorismo internazionale di matrice islamica) mentre 89 sono quelli che appartengono al Circuito della Media Sicurezza. All’interno dell’Istituto, diretto dal Direttore Reggente Maria Luisa Mendicino, lavorano 65 detenuti alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria mentre altri 5 lavorano alle dipendenze di datori di lavoro esterni (4 con la Ditta Pirri di Bisignano che gestisce il laboratorio di ceramica ed 1 con la Ditta Santoro di Corigliano Rossano che gestisce il laboratorio di falegnameria industriale). Altri detenuti (3) sono stati recentemente assunti ed impegnati nella riattivazione delle Serre presenti nell’Istituto. Quanto ai lavori di pubblica utilità, al momento, vi è solo un detenuto che lavora gratuitamente presso il Canile Municipale ed a breve anche tale attività sarà potenziata. Infatti è in corso una interlocuzione con il Comune, per impegnare altri 6 detenuti sul territorio, 4 da utilizzare per la manutenzione del verde pubblico ed altri 2 nella gestione del Canile Municipale.

E’ stato attivato il Polo Universitario Penitenziario che conta già numerosi iscritti all’Università della Calabria e, per quanto riguarda l’istruzione superiore, sono attivi tre primi periodi didattici, un secondo periodo didattico ed un terzo periodo didattico di cui un primo periodo didattico per l’indirizzo professionale alberghiero (di nuova istituzione) e due primi, un secondo ed un terzo periodo didattico per l’indirizzo tecnico di meccanica e meccatronica. Nell’ultima visita, prosegue l’ex Consigliere Nazionale dei Radicali Italiani, ho accertato che sono state effettivamente soppresse la I, II, III e IV classe dell’Itis per la Media Sicurezza nonostante contavano 55 iscritti e, per tale ragione, ho sollecitato le Autorità competenti ad attivare almeno un secondo periodo per tale indirizzo scolastico.

Ma non è tutto rose e fiori perché vi sono anche delle gravi criticità nell’Istituto. Infatti rispetto ad una pianta organica di 153 unità di Polizia Penitenziaria, il Comandante del Reparto Commissario Coordinatore Elisabetta Ciambriello, può contare solo su 126 unità tra uomini e donne. Tale carenza, oltre a tutti i disagi per il personale costretto ad estenuanti turni lavorativi, si ripercuote negativamente anche sui detenuti perché molte attività senza la vigilanza del personale non si possono svolgere. Ulteriori carenze vi sono nell’organico degli amministrativi e degli educatori. Anche sotto il profilo sanitario la situazione non è delle migliori, soprattutto per la presenza sempre più numerosa di soggetti con problematiche psichiatriche, alcuni dei quali anche con gravi patologie, difficilmente gestibili nella sede penitenziaria di Corigliano Rossano, sia perché non è attrezzata dal punto di vista strutturale e sia perché gli specialisti psichiatri sono insufficienti.

Per queste ed altre ragioni, conclude l’esponente radicale, l’istituzione del Garante dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale nella Città di Corigliano Rossano è assolutamente importante e necessario.