Salerno: torna in Carcere ad 88 anni. Radicali e Psi “E’ gravemente malato, venga subito scarcerato”


Carcere di Fuorni SalernoRadicali: “Giustizia inumana, non si manda in prigione un 88enne malato”. Servono un medico legale per la perizia di parte e una centro di accoglienza. È il detenuto più anziano d’Italia, se non addirittura d’Europa.

Pasquale Rocco, 88 anni, residente a Pontecagnano, è un “ospite” della Casa circondariale di Fuorni, che dunque detiene involontariamente il record del recluso più in là con gli anni della Penisola. Rocco deve scontare una pena di 8 mesi, comminata per resistenza a pubblico ufficiale. Un reato commesso circa 5 anni fa, ai danni di un agente di polizia municipale. Condannato in via definitiva gli era stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari, per evidenti motivi d’età. Però l’esuberante vecchietto non è riuscito a restare segregato in casa, dove peraltro vive dal solo, senza potere uscire per sbrigare le proprie faccende e mantenere le sue abitudini.

Quell’obbligo di stare imprigionato tra le quattro mura domestiche gli è sembrato inspiegabile. Così come irrinunciabili gli sono apparsi quei momenti trascorsi in strada, a contatto con la gente, che lui considerava un suo diritto. E, allora, noncurante degli obblighi imposti dalla sentenza, ha continuato a fare la vita di tutti i giorni, uscendo a fare la “spesa” e a comperare le sigarette, un vizio quest’ultimo che non ha abbandonato neppure in carcere. Una leggerezza che gli è costata molto cara, in quanto è stato sorpreso per ben tre volte dai carabinieri. E, inevitabilmente, è scattata l’accusa di evasione.

La terza volta è stata determinate per la sua situazione attuale. Perché gli sono stati revocati i benefici e la pena è stata commutata in detenzione in carcere. E adesso Rocco è dietro le sbarre, in una cella della prima sezione, quella dei reati comuni, che divide con 3 trentenni che si occupano di lui e ne hanno premura come fosse il loro nonno. Anche perché l’88enne dice di essere affetto dal morbo di Parkinson, pure se dal carcere fanno sapere che le sue condizioni di salute sono compatibili con la detenzione.

Donato Salzano, esponente dei Radicali,  si interroga sul perchè sia rientrato dato che l’uomo è malato. Salzano, aiutato dal consigliere regionale Enzo Maraio e lo psichiatra Antonio D’Urso,  hanno effettuato un sopralluogo in  tutto il carcere di Salerno. Hanno insieme esaminato tutte le problematiche del carcere e di tutti i detenuti che non hanno mai ricevuto alcuna risposta dalla magistratura di sorveglianza.

Come l’88enne in questione, ci sono tantissimi altri casi. Sono i numeri a parlare. 422 detenuti in totale, a fronte di soli 280 posti disponibili. Sono 50 donne e 372 uomini, di cui 13 in regime di semilibertà.  I numeri del carcere di Fuorni, elencati poc’anzi, fanno riflettere tanto e ancora si pensi ai 170 in attesa di giudizio.