Calabria, Garante dei Diritti dei Detenuti, oggi ne discute la Commissione Bilancio del Consiglio Regionale


E’ convocata per questa mattina, 30 novembre, alle ore 10,30, la II Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Calabria presieduta dal Consigliere Regionale Giuseppe Aieta (Pd), che al 7° punto all’Ordine del Giorno prevede la discussione in merito alle Proposte di Legge n. 34/10 e 221/10 presentate, rispettivamente, dai Consiglieri Regionali Nicola Irto (Pd) e Franco Sergio (Oliverio Presidente), per la istituzione del Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Calabria, a seguito del Testo Unico approvato dalla I Commissione durante la seduta del 20 Settembre, provvedimento trasmesso il 12 ottobre alla II Commissione per il parere finanziario a norma dell’Art. 72 del Regolamento Interno del Consiglio Regionale.

Già lo scorso 15 novembre la II Commissione era stata convocata per esprimere il parere finanziario sulla Proposta di Legge istitutiva del Garante dei Diritti dei Detenuti della Calabria ma, in apertura di seduta, il Consigliere Aieta, Presidente della II Commissione, riferiva che il Dipartimento Bilancio, con propria nota, aveva richiesto ulteriori integrazioni circa la quantificazione degli oneri. Interveniva il Consigliere Sergio, evidenziando la necessità di approvare la Proposta di Legge in esame nel più breve tempo possibile, apportando quelle modifiche che si renderanno necessarie, considerata la carenza in Calabria di una normativa specifica relativa al Garante dei Diritti delle persone detenute. Alche il Consigliere Aieta precisava che erano emerse problematiche sia nella relazione tecnico – finanziaria che va maggiormente motivata circa l’inesistenza di oneri aggiuntivi, sia su alcuni refusi contenuti nella norma finanziaria. Interveniva anche la Dott.ssa Saveria Cristiano, Dirigente del Dipartimento Bilancio della Regione Calabria che, ricordati i contenuti della Relazione annuale della Corte dei Conti sulla legislazione regionale ed in particolare le osservazioni inerenti la quantificazione degli oneri, sottolineava come la Relazione tecnico – finanziaria che attesta l’assenza di oneri aggiuntivi debba essere esaustiva al fine di non incorrere in ulteriori richiami.

Il Consigliere Sergio replicava che, la Proposta di Legge, era stata già oggetto di diversi pareri in merito alla legittimità, comunicando che avrebbe proceduto al più presto alla sua integrazione, per come richiesto, auspicando che, comunque, la Proposta venisse presentata direttamente all’esame del Consiglio ed integrata in tale sede. Ma il Consigliere Aieta, non essendoci il parere finanziario, reputava improbabile poter procedere ad un esame della Proposta direttamente in Aula di Consiglio ed anticipava che si sarebbe proceduto al più presto alla discussione in Commissione. A questo punto, il Consigliere Sergio, chiedeva la notifica delle precisazioni richieste al fine di procedere in tempi brevi ricevendo come risposta dalla Dott.ssa Cristiano, la massima collaborazione del Dipartimento Bilancio della Regione.

Per la seduta odierna, sono stati convocati il Dipartimento Bilancio, Finanze, Patrimonio e Società Partecipate della Regione Calabria e sono stati invitati il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto ed il Consigliere Regionale Franco Sergio, estensori delle Proposte di Legge. Speriamo che, questa volta, venga espresso il parere finanziario sulla Proposta di Legge e che venga subito iscritta all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Regionale, attesa l’urgente necessità di una Autorità Garante dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale in Calabria.

Calabria, Garante dei Diritti dei Detenuti, PdL in Commissione Bilancio per il parere finanziario


Prosegue, seppur lentamente, l’iter legislativo per l’istituzione del Garante Regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Regione Calabria. Infatti, dopo l’esame abbinato delle due Proposte di Legge n. 34/2010 e 221/2010 presentate, rispettivamente, dai Consiglieri Regionali Nicola Irto (Partito Democratico) e Franco Sergio (Oliverio Presidente) e la contestuale approvazione nella seduta del 20 settembre 2017 da parte della I Commissione Affari Istituzionali presieduta dal Consigliere Regionale Franco Sergio, il testo licenziato il 12 ottobre 2017 è stato trasmesso alla II Commissione Bilancio per il parere finanziario ai sensi dell’Art. 72 del Regolamento Interno del Consiglio Regionale della Calabria, presieduta dal Consigliere Regionale Giuseppe Aieta.

La II Commissione Bilancio è stata convocata per domani, mercoledì 15 novembre 2017 alle ore 10,00, ed al nono punto all’Ordine del Giorno è previsto l’esame della Proposta di Legge che istituisce nella Regione Calabria l’Autorità Garante per i Diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Relatore del provvedimento, per la II Commissione, è il Consigliere Regionale Giuseppe Aieta. Nell’occasione, sono stati convocati il Dipartimento Bilancio, Finanze, Patrimonio e Società Partecipate della Regione Calabria e sono stati invitati il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto ed il Consigliere Regionale Franco Sergio, quest’ultimo Relatore della Proposta di Legge. Il parere che sarà espresso dalla Commissione Bilancio sarà allegato alla relazione scritta per l’Assemblea.

Rispetto al testo originario, probabilmente per questioni economiche, è stato eliminato l’Osservatorio Regionale per le Politiche Penitenziarie e, sempre per gli stessi motivi, non è stata accolta la proposta che prevedeva il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti come organo collegiale anziché monocratico. Per il resto, quasi tutte le proposte formulate da Emilio Enzo Quintieri del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani, sono state accolte ed approvate.

Auspichiamo che, non si perda più altro tempo e che al più presto, terminata la fase preliminare nelle Commissioni competenti, la Proposta di Legge venga iscritta all’Ordine del Giorno del Consiglio Regionale della Calabria per la definitiva approvazione ed il successivo avvio del procedimento per l’elezione del Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

Testo abbinato Proposta di Legge n. 34-221/2010 per II Commissione Consiliare

Giustizia : Assolto l’ambientalista Quintieri. Non calunniò il Sindaco di Cetraro


Aula Udienza TribunaleSi è concluso presso il Tribunale di Paola, Sezione Penale in composizione Monocratica (Giudice Dott.ssa Antonietta Dodaro) il processo penale a carico di Emilio Quintieri, cetrarese, già Consigliere Nazionale dell’Associazione Verdi Ambiente e Società Onlus ed esponente del Partito Radicale. Il cetrarese era finito a giudizio, su richiesta del Pubblico Ministero Eugenio Facciolla, perché ritenuto responsabile del delitto di calunnia in pregiudizio del Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta. Un reato grave che prevede la condanna alla reclusione da 2 a 6 anni. Infatti, nell’estate del 2007, l’ambientalista presentò una denuncia alla Procura della Repubblica di Paola contro il primo cittadino accusandolo di “condotta omissiva” e, nello specifico, di non aver intrapreso alcun provvedimento in ordine alla pratica della vendita illegale dei prodotti della pesca nell’ambito del territorio comunale ed, infine, per non aver evaso un atto di diffida inviatogli con il quale gli si chiedeva di porre rimedio a questa situazione.

In sede di udienza preliminare il Sindaco e la Giunta Comunale di Cetraro si costituivano parte civile affidando incarico all’Avvocato Maria Teresa Iannuzzi del Foro di Paola (sostituita dall’Avvocato Eugenio Garritano), per chiedere la condanna dell’esponente politico ed il risarcimento dei danni, quantificati in 20.000 euro per danni all’immagine dell’Ente Comunale accusato.

Durante l’istruttoria dibattimentale, durata alcuni anni, sono stati sentiti vari testimoni tra cui lo stesso Sindaco Aieta, il quale – sostanzialmente – confermava quanto denunciato da Quintieri pur riferendo di aver adeguatamente risolto la problematica lamentata. Circostanza puntualmente smentita in udienza dall’imputato che ha precisato come all’epoca dei fatti ma anche alla data odierna la vendita dei prodotti ittici a Cetraro fosse disciplinata ed effettuata in base alla normativa vigente in materia di commercio di sostanze alimentari su aree pubbliche.

Nella scorsa udienza, l’imputato con il suo difensore, essendo stato sostituito il Giudice, aveva rinunciato a far rinnovare l’istruttoria dibattimentale ed a far sentire gli altri testi a discarico per evitare che si addivenisse ad un nulla di fatto poiché la prescrizione era imminente.

Per cui il Giudice disponeva procedersi oltre fissando udienza per l’esame dell’imputato visto che lo stesso vi acconsentiva e la contestuale discussione.

A chiedere l’assoluzione dell’ex Consigliere Nazionale dei Vas è stato lo stesso Pubblico Ministero il quale ha evidenziato la legittimità del comportamento posto in essere dall’imputato poiché denunciò il Sindaco sulla base di circostanze concrete poi emerse anche in dibattimento afferenti alla vendita illegale del pesce a Cetraro, tra l’altro, più volte, sottoposta dallo stesso all’attenzione di tutte le Istituzioni Pubbliche.

Il difensore della parte civile, invece, contrariamente alla pubblica accusa, insisteva per la condanna alla pena ritenuta di Giustizia ed al risarcimento dei danni in favore del Comune di Cetraro.

La difesa dell’imputato rappresentata dalla penalista Sabrina Mannarino, con una appassionata e determinata arringa, chiedeva invece l’assoluzione con formula ampiamente liberatoria per insussistenza dei fatti o, in subordine, perché gli stessi non costituivano reato.

Il Tribunale di Paola, all’esito della Camera di Consiglio, ha disposto la completa assoluzione di Emilio Quintieri ai sensi dell’Art. 530 comma 1 del Codice di Procedura Penale, invocata dal Pubblico Ministero e sostenuta dalla difesa, ritenendo che il fatto contestato con costituisse reato.

Cetraro 13 Giugno 2014

Giustizia: “Processatemi, non voglio la prescrizione.” Quintieri sarà giudicato venerdì dal Tribunale di Paola


Palazzo di Giustizia di PaolaVolge al termine il processo penale che vede, ancora una volta, sul banco degli imputati l’ecologista radicale Emilio Quintieri con l’accusa di aver calunniato il Sindaco del Comune di Cetraro Giuseppe Aieta. Un reato grave quello di cui all’Art. 368 del Codice Penale che prevede la condanna alla reclusione da 2 a 6 anni. I fatti si riferiscono all’estate del 2007 quando l’ex Consigliere Nazionale dei Vas presentò una denuncia alla Procura della Repubblica di Paola contro il primo cittadino cetrarese ritenendolo colpevole di “condotta omissiva” per non avergli fornito risposta ad un atto di diffida relativo alla vendita dei prodotti della pesca e per la mancata regolamentazione di tale attività in tutto il territorio comunale come espressamente richiesto.

Per il Sindaco tutto si risolse positivamente con l’archiviazione della denuncia su richiesta del Pubblico Ministero Eugenio Facciolla che la ritenne infondata. Quintieri, invece, venne iscritto nel Registro degli Indagati perché ritenuto responsabile di calunnia ai danni del Sindaco ed all’esito delle Indagini Preliminari il Sostituto Procuratore chiese ed ottenne il suo rinvio a giudizio dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Paola.

Dopo circa 7 anni, anche grazie anche alle continue sollecitazioni di Quintieri, difeso di fiducia dall’Avvocato Sabrina Mannarino del Foro di Paola, si è giunti alla fine. Nella scorsa Udienza, tenutasi venerdì scorso, l’imputato ha espresso nuovamente il consenso al Giudice Monocratico Antonietta Dodaro per non rinnovare l’istruttoria dibattimentale ed ha persino rinunciato a far sentire tutti gli altri testimoni a discarico che erano stati ammessi (Militari dei Nas di Cosenza e della Guardia Costiera di Cetraro, Medici Veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Pescatori, Politici, etc.). Il tutto, per evitare di allungare ulteriormente i tempi, visto che la prescrizione è imminente (mancano solo 6 mesi) e Quintieri desidera un assoluzione con formula ampia perché si ritiene non colpevole del reato ascrittogli.

Durante il dibattimento, su richiesta del Pm, sono stati sentiti alcuni Ufficiali di Polizia Giudiziaria ed il Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta mentre su richiesta della difesa sono stati escussi il Coordinatore Regionale dei Vas Calabria Carmine Quintiero e l’Ispettore Capo del Corpo Forestale dello Stato Romeo Borgia. Nel giudizio si è costituito parte civile il Comune di Cetraro, rappresentato e difeso dall’Avvocato Maria Teresa Iannuzzi del Foro di Paola, che ha chiesto all’ambientalista un risarcimento per danni morali quantificato, per il momento, in 20 mila euro.

Nella prossima ed ultima udienza, prima della discussione finale, sarà esaminato dalle parti l’ex Consigliere Nazionale dei Vas Emilio Quintieri che chiarirà con dovizia di particolari ed in maniera definitiva, la sua posizione personale consegnando anche una corposa memoria difensiva con la quale evidenzia la corretta dinamica dei fatti e la completa insussistenza del delitto di calunnia.

“Ancora una volta, contrariamente a quanto fanno tutti gli altri imputati in Italia – dichiara l’ecologista radicale Emilio Quintieri – invece di approfittare della prescrizione che sarebbe maturata tra pochissimi mesi, ho insistito anche nell’ultima Udienza visto che il difensore di parte civile ha chiesto al Giudice un rinvio, affinché il processo venisse definito rapidamente e prima che il decorso del tempo estinguesse il reato. In uno Stato di Diritto dovrebbe essere il Pm a provare la colpevolezza dell’imputato e non quest’ultimo a dover dimostrare la propria innocenza. Solo qualche giorno fa – conclude l’esponente politico – il Collegio Penale del Tribunale di Paola ha depositato le motivazioni dell’ennesima sentenza assolutoria pronunciata nei miei confronti e non perché i fatti contestati non l’avessi commessi o non costituissero reato ma perché erano inesistenti del tutto. Il solito Pm che, in questi anni, mi ha trascinato inutilmente in giudizio, creandomi ingenti danni, dovrebbe essere punito.”

Cetraro lì 11 Giugno 2014