Udine, Stupro in carcere confermato dal Direttore al Garante Nazionale dei Detenuti


A seguito della mia segnalazione, il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, sta acquisendo informazioni in merito ad un episodio di presunta violenza avvenuto nella Casa circondariale di Udine ai danni di un giovane 18enne affetto da problemi psichici. Tale fatto, in base a quanto riportato dal Direttore Reggente dell’Istituto Tiziana Paolini, nel corso di un colloquio con il Garante, sarebbe stato denunciato recentemente dall’interessato pur essendo avvenuto negli ultimi mesi del 2019.

In attesa dei riscontri e della documentazione richiesta, il Garante Nazionale ha espresso seria preoccupazione, ha invitato la Direzione della Casa Circondariale di Udine a dare chiari segnali di non tolleranza di tali comportamenti oltre che la doverosa informazione alla Procura della Repubblica e a garantire ogni tutela alla persona coinvolta.

Ringrazio il Collegio del Garante Nazionale per essersi immediatamente attivato per far luce su questo grave evento critico avvenuto nel Carcere di Udine che, come sempre, è stato tenuto nascosto all’esterno dall’Amministrazione Penitenziaria.

Emilio Enzo Quintieri

già Consigliere Nazionale Radicali Italiani

Udine, stupro in carcere ad un giovane 18enne. Segnalazione ai Garanti dei Diritti dei Detenuti


Ho appena denunciato alle Autorità Garanti dei Diritti dei Detenuti (del Comune di Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia e Nazionale) un grave caso di stupro verificatosi nella Casa Circondariale di Udine.

La vittima, P.B., è un giovane detenuto di 18 anni, alla sua prima esperienza detentiva, da tempo affetto da problemi psichici ed in cura presso il Centro di Salute Mentale di Udine.

Lo stupro, stando a quanto riferitomi, sarebbe avvenuto all’interno della camera di pernottamento ad opera di quattro detenuti pakistani che avrebbero approfittato di lui mentre era sotto l’effetto di psicofarmaci.

Dopo un breve periodo di degenza nel Reparto Infermeria dell’Istituto ove gli sarebbero stati applicati alcuni punti di sutura al retto, pare che sia stato riportato nella stessa camera ove precedentemente è stato oggetto di violenza sessuale.

Secondo quanto mi è stato riferito, dopo aver subito lo stupro non parlerebbe più e avrebbe l’intenzione di suicidarsi, cosa che, peraltro, ha già più volte fatto nel recente passato. Nessuno si è occupato di lui, né la famiglia (con la quale pare che non sia in buoni rapporti) né l’avvocato, né i servizi socio-sanitari.

Ho chiesto alle Autorità Garanti di attivarsi, con la massima urgenza, per verificare di persona quanto accaduto, sollecitando l’immediato trasferimento di questo ragazzo presso una struttura sanitaria esterna attrezzata per il trattamento delle problematiche di cui è portatore verificando, altresì, se i responsabili del reato di violenza sessuale siano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente.

Emilio Enzo Quintieri

già Consigliere Nazionale Radicali Italiani