Carceri, Consolo (Dap) : “Sono favorevole all’abolizione dell’ergastolo ostativo”


“Ho dato parere favorevole all’abolizione dell’ergastolo ostativo”. Lo ha detto chiaramente il Dott. Santi Consolo, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia intervenendo al VI Congresso di “Nessuno Tocchi Caino, l’Associazione Radicale presieduta dall’Onorevole Marco Pannella, svoltosi nella Casa di Reclusione di Milano Opera ove all’interno sono reclusi il maggior numero di ergastolani (circa 150), molti dei quali ostativi cioè destinati a morire in carcere perché esclusi dalla possibilità di ottenere benefici o misure alternative alla detenzione inframuraria.

“Il titolo del congresso “spes contra spem” aiuta il cambiamento in atto – ha rilevato il Dott. Consolo – anche il Corpo di Polizia Penitenziaria ha cambiato motto, “Despondere spem, munus nostrus” – “Garantire la speranza è il nostro compito” questo è il ruolo della nostra Amministrazione. L’ergastolo ostativo prima non c’era, l’ergastolo prima con l’articolo 176 del codice penale era compatibile con l’articolo 27 della Costituzione, che parla di umanità, cioè di speranza, e se non si ha speranza come si può migliorare ? Come è successo allora tutto questo ? Perché abbiamo avuto gli anni di piombo. Da un lato ci siamo calati un un regime differenziato, il 41 bis, e dall’altro c’è stata l’incentivazione della legislazione premiale fino a prevedere, e lì c’è la violazione della Costituzione che ci porta ad essere incostituzionali, che c’è uno sbarramento all’accesso alla liberazione condizionale laddove non c’è collaborazione utile con la Giustizia. Auspico che il sistema italiano in fatto e in diritto – ha concluso il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo – offra la possibilità anche agli ergastolani ostativi di poter ottenere la liberazione anticipata”.

On. Bruno Bossio PdPrima del 1992, infatti, i condannati alla pena dell’ergastolo, pur sottoposti alla tortura dell’incertezza, hanno sempre avuto la speranza di non finire il resto dei loro giorni in carcere. Successivamente, invece, questa possibilità è stata del tutto abolita con l’approvazione dell’Articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario. Oggi, per la maggior parte degli ergastolani (1.174 su 1.619) la pena è divenuta realmente perpetua poiché se non collaborano con la Giustizia, non potranno mai più uscire dal carcere se non con i piedi davanti. Negli scorsi mesi, proprio sull’abolizione dell’ergastolo ostativo e quindi sulla possibilità anche per questi condannati, a determinate condizioni, di poter ottenere i benefici premiali o le altre misure alternative alla detenzione previste dall’Ordinamento Penitenziario, l’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, aveva presentato una proposta di legge sottoscritta da altri Deputati. Tale iniziativa legislativa venne abbinata al Disegno di Legge del Governo sulla Riforma dell’Ordinamento Penitenziario ed assorbita dallo stesso ma, praticamente, non sono state accolte le ottime osservazioni ed indicazioni in essa contenute non pervenendo al superamento degli sbarramenti preclusivi per questi particolari condannati posti dall’Art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario.

Intervento del Dott. Santi Consolo – Capo del Dap

Abruzzo: Sbriglia (Dap), massimo sostegno a Rita Bernardini come Garante dei Diritti dei Detenuti


Rita Bernardini, Segretaria Nazionale Radicali“Conosco Rita Bernardini da diversi anni, penso che lei impersoni proprio la figura del garante dei diritti dei detenuti. Mi hanno impressionato negli anni il suo rigore, la sua perfetta conoscenza in materia di diritto penitenziario, nonché la familiarità che mostra con il diritto europeo dei diritti dell’uomo. Rita Bernardini non ha mai sottovalutato il lavoro durissimo degli operatori del mondo penitenziario, ogniqualvolta ha sollevato tematiche lo ha fatto non con spirito di vendetta ma con lo spirito di chi intende guarire quello che non funziona”. Lo ha detto a Radio Radicale il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto Enrico Sbriglia, a sostegno della candidatura di Rita Bernardini a garante dei detenuti della Regione Abruzzo.

“Non sempre si possono condividere le battaglie civili che Rita Bernardini ingaggia da anni – ha detto Sbriglia – però le sue battaglie sono sempre fatte alla luce del sole, atti di disobbedienza civile per i quali non implora prescrizioni o disattenzione giudiziaria. Faccio gli auguri a Rita, associandomi a quelli a lei già rivolti da personaggi più competenti, mi ha impressionato la dichiarazione che ha reso il vicepresidente del Csm Legnini, un riconoscimento forte morale, se il vicepresidente del Csm si esprime in termini così corretti significa che ci troviamo davvero di fronte ad un personaggio importante della nostra storia politica e istituzionale”.

Chianciano Terme, al via il XIV Congresso Nazionale dei Radicali Italiani


Radicali Italiani campagna autofinanziamentoAl via a Chianciano il XIV Congresso di Radicali Italiani: quattro dense giornate di lavori che vedranno alternarsi sul palco ospiti istituzionali e non, e con la partecipazione straordinaria del giornalista e vignettista del Corsera Vincino che darà una mano per l’autofinanziamento del partito (disegnerà vignette che verranno messe in vendita). Molti gli ospiti presenti alle assise. Sabato pomeriggio salirà sul palco Raffaele Sollecito (autore del libro “Un passo fuori dalla notte”), uscito definitivamente dal caso Meredith dopo l’assoluzione della Cassazione. Nella stessa giornata verrà proiettato un video di Bruno Contrada con un breve intervento del suo avvocato Professor Andreana Esposito.

Titolo del congresso (si tiene al Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme) che si chiuderà domenica 1 novembre: “Per lo Stato di diritto democratico federalista laico – Contro le ragion di Stato, anche per il diritto umano alla conoscenza”. Ad aprire il congresso nel pomeriggio, la relazione del Segretario di Radicali Italiani Rita Bernardini e del tesoriere Valerio Federico. Sono poi previsti gli interventi dell’ambasciatore e già ministro degli Esteri Giulio Maria Terzi di Sant’Agata e del sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova. Nella giornata di sabato previsti inoltre gli interventi di: Francesco Seghetti, responsabile comunicazione e relazioni esterne Adapt; Marco Marazzi, rappresentante dei Federalisti europei e presidente di commonboarders.eu.; Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei; Giuseppe Di Federico, professore emerito di Ordinamento giudiziario all’Università di Bologna Mario Baldassarri, economista, già vice ministro dell’Economia e delle Finanze. Nel pomeriggio di sabato salirà sul palco Riccardo Nencini, vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti. Il primo novembre interverranno tra gli altri Andrea Bernaudo, presidente di “SOS Partita Iva”, Massimo Brandimarte, ex presidente del Tribunale di Sorveglianza di Taranto.

http://www.ansa.it – 29 Ottobre 2015

Dal 29 ottobre al 1 novembre a Chianciano Terme si terrà il XIV Congresso dei Radicali Italiani


On. Bernardini RadicaliLo statuto di Radicali Italiani prevede che ogni anno il congresso del Movimento si tenga “a data fissa nella decade che include il 1 novembre” (art. 3, comma 1). Lo stesso statuto conferisce al segretario la prerogativa/compito di convocarlo (art. 7, comma 2).

Nel convocare la nostra assise da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre, sento il dovere di dire a ciascuno di voi ciò che ritengo fondamentale per fare dell’appuntamento un fatto politico all’altezza della storia radicale che – avendo come naturale riferimento il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito che insieme ad altri soggetti costituiamo – compie, in questi giorni, sessant’anni.

Io propongo che l’obiettivo del XIV Congresso sia quello di sostenere all’Onu – con un nostro diretto, forte impegno e adeguate lotte – la battaglia già incardinata per la transizione verso lo Stato di Diritto attraverso l’affermazione del diritto umano alla conoscenza, contro la ragion di Stato. Ed è all’Italia (che vogliamo divenga finalmente consapevole di sé, dei suoi limiti e delle ferite da decenni inferte alla democrazia e ai diritti umani) che noi intendiamo affidare la leadership della campagna alle Nazioni Unite, cosicché la sua candidatura – già avanzata – a membro del Consiglio di Sicurezza non sia la scontata occupazione di un posto di potere, ma abbia il respiro di una strategia politica per il futuro.

Indichiamo a noi stessi questa prospettiva mentre siamo al minimo della nostra rappresentanza istituzionale e allo stremo delle nostre possibilità economiche. Ciò che non mi ha fatto scoraggiare fino a mollare è stato vivere giorno dopo giorno con Marco Pannella, il quale continua a testimoniare con la sua forza morale ed intellettuale ciò di cui è intimamente convinto e che ci ha portato in passato ad ottenere, proprio all’Onu, la moratoria delle esecuzioni capitali e l’istituzione del Tribunale Penale Internazionale. Non è un caso che proprio in queste ore ci giunga un prestigioso riconoscimento da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che ha eletto Elisabetta Zamparutti quale membro italiano del Cpt (Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura). È il tributo ad una storia, quella radicale, la nostra, la tua.
Sia chiaro: l’obiettivo che propongo al dibattito congressuale di Radicali Italiani è al cento per cento anche italiano. È il governo italiano che vogliamo e dobbiamo convincere perché faccia propria la campagna per la transizione verso lo Stato di Diritto attraverso l’affermazione del diritto umano alla conoscenza, contro la ragion di Stato. Dobbiamo ottenere questo risultato, non solo grazie alle interlocuzioni che Pannella ha avuto ed ha con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, i quali hanno voluto far sentire la loro voce – non di circostanza – alla conferenza del 27 luglio al Senato organizzata da Matteo Angioli sull’”Universalità dei Diritti Umani per la transizione verso lo Stato di Diritto e l’affermazione del Diritto alla Conoscenza”. Dobbiamo sempre più ora, attraverso le nostre articolazioni territoriali e tematiche e lottando contro la disinformazione del sistema, far sì che la battaglia divenga obiettivo conosciuto, capito e condiviso dai cittadini. Propongo che ogni radicale, ogni associazione (costituita e da costituire) si faccia, attraverso la sua concreta e diversificata presenza nel paese, testimone e soggetto di questo grande impegno capace di “concepire il nuovo possibile”.

L’obiettivo è al cento per cento italiano anche – infine – per la requisitoria severa e circostanziata che vogliamo continuare a portare avanti contro uno Stato che ha violato e viola sistematicamente i diritti umani nei settori vitali della giustizia con la sua ignobile appendice carceraria, dell’economia, dell’ambiente, delle libertà civili e politiche. Lo abbiamo sempre fatto nei sessant’anni di vita del Partito Radicale. E in questi ultimi anni, via via che l’arroganza del regime diveniva sempre più indecente negando fino a renderla nulla la possibilità dei cittadini del nostro paese di poterci ascoltare attraverso i mass media, abbiamo praticato la via delle giurisdizioni nazionali, europee e internazionali per affermare diritto e diritti. Ce lo ha riconosciuto Giuseppe De Rita quando il 2 agosto scorso sul “Corriere della Sera” ha scritto che abbiamo aperto una strada oggi percorsa anche da altri.

Solo se lo Stato italiano e i suoi massimi rappresentanti e istituzioni prenderanno coscienza di ciò che è accaduto e sta accadendo al nostro Paese sarà possibile quella transizione verso lo Stato di Diritto democratico federalista e laico che alcuni esponenti del mondo arabo hanno suggerito per loro stessi e per noi quando li abbiamo coinvolti nella campagna per il riconoscimento del diritto umano alla conoscenza in sede Onu.

Ecco, care compagne e cari compagni, è questo l’obiettivo assolutamente necessario per noi e per tutta la galassia radicale che ritengo debba essere il tema di confronto e incontro del nostro XIV Congresso.

Vi prego di essere presenti fin dall’apertura dei lavori alle ore 16:00 di giovedì 29 ottobre, lavori che, come da tradizione, si apriranno con la relazione mia e del Tesoriere Valerio Federico. La nostra assemblea proseguirà per le intere giornate di venerdì 30 e sabato 31 ottobre per concludersi domenica 1° novembre con l’approvazione dei documenti e l’elezione dei nuovi organi statutari.

Un abbraccio forte pieno di gratitudine per aver sostenuto il Movimento nell’anno politico che volge al termine.

Rita Bernardini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani

Abruzzo, Legnini (Csm) : “Bernardini sarebbe ottimo Garante dei Detenuti”. Favorevole anche il Ministro Orlando


Rita Bernardini“Nel pieno rispetto delle prerogative della libertà di scelta, che spetta al Consiglio regionale dell’Abruzzo,che lo ricordo è la mia regione e alla quale voglio molto bene, penso che la candidatura di Rita Bernardini sia una bella candidatura e mi auguro che ciascuno dei consiglieri rifletta sulla necessità di affidare a una persona capace, competente e appassionata su questi importanti temi, perché si possa fare in modo che quella  aspirazione venga soddisfatta. Sarebbe un bel segnale per la condizione carceraria in Italia  e anche per l’Abruzzo”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, intervistato a Bari da Radio Radicale, a margine dei lavori del congresso dell’Anm, sulla candidatura di Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, alla carica di garante dei detenuti della Regione Abruzzo.

Legnini si è poi soffermato sullo sciopero della fame che la tessa Bernardini ha avviato dalla mezzanotte scorsa per la drammatica situazione degli organici nei tribunali di sorveglianza e degli uffici per la esecuzione esterna della pena. “Condivido le preoccupazioni, le forti sollecitazioni di Radicali Italiani – ha detto Legnini- all’indirizzo di un necessario rafforzamento dei ruoli della magistratura di Sorveglianza e per consentire per tale via un più effettivo esercizio dei diritti dei detenuti italiani e una maggiore attenzione per le condizioni del sistema carcerario italiano, che pure in questi anni e in questi mesi ha registrato un netto miglioramento, per esempio con un drastico abbassamento del sovraffollamento. Mi auguro che le risposte possano arrivare subito, so che il ministro della Giustizia si sente molto impegnato a conseguire questo obiettivo, ugualmente lo è il Csm, e mi auguro che Rita Bernardini voglia desistere dallo sciopero della fame”.

“Quella di Rita Bernardini e’ un’ottima candidatura”. Risponde così il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, interpellato da Radio Radicale sulla candidatura di Rita Bernardini a garante dei detenuti Abruzzo, a margine del congresso dell’Anm a Bari. “Non so quali siano le altre – aggiunge Orlando- e quindi mi rimane difficile fare una valutazione di merito”.

Carceri/Giustizia, Intervista di Radio Radicale all’On. Bruno Bossio sulla situazione di Cosenza e Regina Coeli


Radio Radicale logoCarceri/Giustizia, Intervista di Lanfranco Palazzolo, giornalista di Radio Radicale, all’Onorevole Enza Bruno Bossio (Deputato PD-Radicale) sulla situazione nelle Carceri di Cosenza (visita ispettiva effettuata in data 20/07/2015) e di Regina Coeli e la vicenda di Mafia Capitale.

Intervista di Radio Radicale all’On. Bruno Bossio, Deputato Pd – Radicale (clicca per ascoltare)

Bruno Bossio (Pd) : “La mia coscienza mi dice di aderire anche al Partito Radicale”


On. Enza Bruno Bossio“Ho deciso di affiancare alla tessera del mio partito, il PD, quella del Partito Radicale, per rispondere ad un dovere che avverto nella mia coscienza. Ho portato avanti le mie battaglie per i diritti civili dentro l’allora PCI fin dagli anni ’70-’80 e ho sempre riconosciuto che senza i Radicali quelle battaglie non sarebbero state possibili.” Lo dice l’Onorevole Enza Bruno Bossio, calabrese di Cosenza, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia.

“Oggi che i diritti vecchi e nuovi vengono messi in discussione dalle sempre maggiori disuguaglianze che tagliano in due il mondo tra ricchi garantiti e non abbienti privati di tutto, dalle politiche delle destre, ma soprattutto oggi che il Partito Radicale affronta una fase molto difficile della sua vita, sento il dovere di dare il mio contributo a non disperdere quella storia. Perché sono convinta – conclude la Parlamentare calabrese da tempo notoriamente vicina ai Radicali – che anche oggi, e mi auguro domani le battaglie che tutto il PD dovrebbe portare avanti e quelle dei Radicali per i diritti meritano di essere combattute fianco a fianco.”

Per i radicali la doppia tessera è stata sempre un simbolo di libertà. Motivazione: far parte del Pr rappresenta più una “categoria dello spirito” che l’adesione a una formazione politica. Visione opposta a sinistra, dove il senso di appartenenza a un partito, nel senso stretto del termine, ha sempre prevalso su ogni altra considerazione. Per questo è probabile che susciterà qualche perplessità (se non un vero e proprio divieto) la decisione della deputata calabrese del Pd Enza Bruno Bossio di prendere anche la tessera dei radicali “per rispondere ad un dovere che avverto nella mia coscienza”: convinta che “le battaglie che tutto il Pd dovrebbe portare avanti e quelle dei Radicali per i diritti meritano di essere combattute fianco a fianco”, la parlamentare annuncia la propria iscrizione ai radicali italiani. Solo che nel Partito democratico prendere la doppia tessera è teoricamente vietato e l’argomento fu oggetto di una lunga e aspra discussione nella fase costituente. Erano del resto gli anni veltroniani del “flirt” coi radicali, che nel 2008 sarebbero sfociate in candidature nelle liste Pd e perfino alla candidatura della radicale Giulia Innocenzi, oggi conduttrice tv, come guida dei giovani Pd.

Ma l’incompatibilità rimase, cosicché quando l’estate seguente Marco Pannella annunciò l’intenzione di iscriversi per sostenere Ignazio Marino, candidato alla segreteria contro Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani, fu stoppato e gli fu impedita l’iscrizione. Mentre ai tempi della fondazione del partito, Luigi Manconi (ex Verdi) confessò di avere anche lui la doppia tessera e di non avvertire “alcuna contraddizione”. Eppure non mancano i casi opposti. Di recente il governatore Rosario Crocetta è stato “processato” per essere iscritto al Pd e al Megafono, il movimento politico da lui fondato in Sicilia. Ma anche tornando alla Prima Repubblica, la casistica è numerosa. Ebbero la doppia tessera, ad esempio, i socialisti Anselmo Guarraci (ex eurodeputato) e Massimo Bogianckino (ex sindaco di Firenze) e il democristiano Giovanni Alterio.

L’ex ministro Willer Bordon, invece, passato dal Pci alla Margherita via Italia dei valori e Asinello, negli anni Ottanta confessò di avere in tasca la comunista e quella radicale e scampò all’espulsione solo dimostrando di non avere effettivamente mai ritirato quest’ultima. Anche Gianni Alemanno, secondo quanto lui stesso ha dichiarato, ai tempi in cui era segretario del Fronte della gioventù aveva la doppia tessera: missina e radicale. A testimonianza, se è stata in grado di unire gli opposti dell’arco costituzionale passando per il centro cattolico, di quanto essere radicale davvero possa assomigliare a una categoria dello spirito.

Il Velino 2 Luglio 2015

L’Intervista di Radio Radicale all’On. Enza Bruno Bossio (Pd)

 

Intervista all’On Bruno Bossio (Pd) sull’Ergastolo Ostativo e sulla sua iscrizione al Partito Radicale


radioradicale logoIntervista di Radio Radicale all’On. Enza Bruno Bossio sull’Ergastolo Ostativo e sulla sua iscrizione al Partito Radicale

L’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, intervistata da Giovanna Reanda di Radio Radicale, parla delle proposte legislative fatte al Disegno di Legge del Governo, attualmente in discussione in Commissione Giustizia, tra cui quella dell’abrogazione dell’ergastolo ostativo e della revisione dell’Art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, di cui è prima firmataria insieme a tanti altri Deputati. In conclusione, l’On. Bruno Bossio, ha annunciato la sua iscrizione al Partito Radicale.

 

Intervista all’On Bruno Bossio (Pd) sul discorso del Presidente Emerito Napolitano sulla questione carceraria


Radio Radicale logoIntervista di Radio Radicale all’On. Enza Bruno Bossio sul discorso del Presidente Emerito Giorgio Napolitano sulla questione carceraria 

Intervista all’On. Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, da parte di Giovanna Reanda di Radio Radicale, sul discorso del Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano sulla questione carceraria

Carceri/Giustizia : Intervista di Radio Radicale all’On.le Enza Bruno Bossio (Pd)


Radio Radicale logoIntervista di Giovanna Reanda di Radio Radicale, all’On. Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico, prima firmataria della proposta di Legge AC 3091 sulla revisione dell’Art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario in discussione in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati.

Intervista di Radio Radicale all’On. Enza Bruno Bossio (Pd)