Dopo 40 anni di carcere, la morte ha liberato Mario Trudu dall’ergastolo ostativo


Dopo 40 anni ininterrotti trascorsi in carcere (1979-2019), Mario Trudu, 69 anni, ergastolano ostativo condannato per due sequestri di persona, è morto all’Ospedale di Oristano.

Malato di tumore ed altro, dopo una lunga battaglia, pochi giorni fa aveva ottenuto la sospensione provvisoria della pena dal Magistrato di Sorveglianza di Cagliari. Ma non è riuscito a tornare a casa dalla sorella Raffaella che lo avrebbe ospitato, neanche per qualche ora. Né a beneficiare della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte Costituzionale che nei giorni scorsi ha dichiarato illegittimo l’ergastolo ostativo, pena senza fine.

“Signor Giudice non vi sto chiedendo di farmi uscire ma di farmi curare, sono malato” disse Mario al Magistrato di Sorveglianza. Ma il Pubblico Ministero non volle sentir ragioni: chiese il rigetto dell’istanza sostenendo che non avendo mai collaborato con la Giustizia nessun beneficio gli doveva esser concesso finché non collaborava.

Il Magistrato, alla fine, ha deciso di accogliere provvisoriamente la sua richiesta. L’udienza per la decisione definitiva si sarebbe dovuta tenere il prossimo 5 novembre. Ma Mario a quella udienza non ci andrà perché la libertà, quella eterna, l’ha ottenuta prima. E senza collaborare come pretendeva il Pubblico Ministero.

Ciao Mario, adesso goditi la libertà !

P.S. Questo è l’ergastolo ostativo, la “pena di morte mascherata” come la definisce Papa Francesco, spiegato “terra terra” a tutti coloro i quali continuano a non voler capire.

Emilio Enzo Quintieri

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