Calabria, Nominato (e non eletto come prevede la Legge) il Garante dei Diritti dei Detenuti. Sarà fatto ricorso al Tar


Il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, con Decreto n. 5 del 30 luglio 2019, ha proceduto alla nomina del Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale, scegliendo l’Avvocato Agostino Siviglia di Reggio Calabria, peraltro in carica dal 2015 come Garante dei Diritti dei Detenuti della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il Presidente Irto, per come si desume dal Decreto, ha inteso nominare il Garante Regionale visto che il Consiglio, nonostante la questione sia stata iscritta per ben tre volte all’ordine del giorno (11 marzo, 15 aprile e 29 aprile), non ha proceduto alla “nomina” del Garante.

Ma, in realtà, non si tratta di una “nomina” come sostiene il Presidente del Consiglio, bensì di una “elezione” poiché l’Art. 3 della Legge Regionale n. 1/2018, istitutiva dell’Autorità di Garanzia, prevede che il Garante debba essere eletto dal Consiglio Regionale con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati. In mancanza di raggiungimento del quorum, dalla terza votazione, l’elezione avviene a maggioranza semplice dei Consiglieri assegnati.

La “nomina” del Garante appare illegittima e annullabile sia perché avvenuta in violazione di legge e sia per carenza di potere, visto che la Legge Regionale n. 1/2018 non conferisce espressamente tale compito al Presidente del Consiglio Regionale. Invero, il potere sostitutivo, come prevede l’Art. 113 del Regolamento interno del Consiglio Regionale della Calabria, può essere esercitato dal Presidente per le nomine e designazioni di competenza del Consiglio Regionale. Tale potere riguarda le nomine e designazioni scadute, terminato il periodo di prorogatio, nonché le nomine e designazioni relative a organi di nuova istituzione qualora la Legge attribuisca esplicitamente tale potere al Presidente del Consiglio. Mi sembra che il Regolamento sia abbastanza chiaro e preciso !

Come già detto, il Garante Regionale, non doveva essere “nominato” ma “eletto” (sono due cose diverse, con procedimenti altrettanto diversi) e la Legge Regionale non prevede l’intervento sostitutivo del Presidente del Consiglio in caso di inadempienza da parte dell’Assemblea.

Ma, a quanto pare, in Calabria, si può fare di tutto, giocando con cavilli, silenzi e ritardi. Anche quando si tratta di un organismo estremamente importante, appositamente istituito per vigilare sulla tutela dei diritti umani fondamentali delle persone detenute o private della libertà personale !

Per tali ragioni, ritenendo che la “nomina” del Garante Regionale non sia avvenuta nel pieno rispetto della Legge e delle procedure da essa stabilite, presenterò ricorso al Tar della Calabria, Sezione di Reggio Calabria, per chiedere l’annullamento del Decreto del Presidente del Consiglio Regionale.

Decreto del Presidente del Consiglio Regionale n. 5 del 30/07/2019 (clicca per leggere)

Emilio Enzo Quintieri

già Consigliere Nazionale Radicali Italiani

candidato Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti

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