Chiuse le Scuole nelle Carceri di Paola, Cosenza, Castrovillari e Rossano. Radicali interrogano il Governo Conte


Martedì 28 maggio, una Delegazione di Radicali Italiani composta da Emilio Enzo Quintieri e Valentina Anna Moretti, ha visitato la Casa Circondariale di Castrovillari “Rosetta Sisca” unitamente ad alcuni Studenti di Giurisprudenza dell’Università della Calabria, accompagnati dal Prof. Mario Caterini, Associato di Diritto Penale.

La Delegazione, autorizzata all’ingresso nell’Istituto, dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, è stata accolta dal Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria, Sostituto Commissario Maurizio Petrassi e dal Responsabile dell’Area Trattamentale, Funzionario Giuridico Pedagogico Maria Pia Patrizia Barbaro.

Nell’ambito della visita, la Delegazione è venuta a conoscenza che l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, aveva disposto la chiusura di tutte le Classi Scolastiche degli Istituti di Istruzione Superiore attivi all’interno dell’Istituto, nonostante proprio di recente, con enormi sacrifici, l’Amministrazione Penitenziaria, aveva investito per realizzare ed attrezzare un laboratorio-cucina nel Reparto Femminile per le detenute frequentanti l’Istituto Alberghiero.

Successivamente, al termine della visita, gli esponenti dei Radicali Italiani sono stati telefonicamente informati che la soppressione aveva interessato anche le altre sedi penitenziarie della Provincia di Cosenza (Rossano, Paola e Cosenza) e, per tale ragione, si sono immediatamente attivati per protestare contro tale scellerata decisione e chiederne la revoca immediata con una nota inviata ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, centrale e periferica, all’Ufficio di Sorveglianza di Cosenza ed al Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti presso il Ministero della Giustizia.

Inoltre, l’ex Consigliere Nazionale dei Radicali Italiani Quintieri, candidato Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti della Calabria, ha chiesto all’Onorevole Alessandro Fusacchia, Deputato di Più Europa, di presentare subito una Interrogazione Parlamentare al Governo Conte.

Ebbene, qualche giorno dopo, giovedì 30 maggio, durante la 181^ seduta della Camera dei Deputati, l’On. Fusacchia, ha indirizzato una Interrogazione a risposta in Commissione ai Ministri della Giustizia On. Alfonso Bonafede e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prof. Marco Bussetti, evidenziando che la la reclusione priva i detenuti della propria libertà ma non dei diritti fondamentali, che sono previsti e garantiti sia dall’ordinamento penitenziario che dalla Costituzione della Repubblica. Infatti, secondo il Deputato di Più Europa, i detenuti, non perdono il loro status di cittadini e rimangono perciò titolari di alcuni diritti, tra cui quello all’istruzione, che, oltre ad essere un diritto costituzionale, rappresenta l’elemento principale del percorso rieducativo dei condannati e, per tale motivo, ha chiesto se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, affinché sia garantito il diritto allo studio ai detenuti ristretti negli istituti penitenziari di Castrovillari, Rossano di Calabria, Paola e Cosenza. Per la risposta al quesito contenuto nel predetto atto di Sindacato Ispettivo (Interrogazione n. 5/02198 del 30/05/2019) è stato delegato il Ministro della Giustizia On. Alfonso Bonafede.

Interrogazione a risposta in Commissione n. 5_02198 (clicca per leggere)

 

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