Rossano, muore giovane detenuto. Ed il Consiglio Regionale rinvia l’elezione del Garante dei Detenuti


Muore a distanza di poche ore dal ricovero per una sospetta broncopolmonite. Ed ora i familiari di Andrea Cavalera, 41enne di Gallipoli, detenuto nella Casa di Reclusione di Rossano, chiedono verità e giustizia su un decesso a loro dire inspiegabile.

Il caso è finito all’attenzione dell’Avvocato Angelo Ninni che, nelle prossime ore, chiederà alla Procura della Repubblica di Castrovillari, competente sul territorio di Rossano, di eseguire l’autopsia sul corpo del 41enne dopo il sequestro delle cartelle cliniche.

La tragedia si è consumata nella giornata di ieri nel rapido volgere di poche ore. Intorno alle 10 del mattino Cavalera è stato trasportato in ambulanza presso l’ospedale di Rossano per difficoltà respiratorie acute. Alle 11.30 sarebbe emersa una broncopolmonite acuta.

Dopodiché sarebbero subentrate difficoltà respiratorie dell’85% per un’infezione ai polmoni. Alle 12 Cavalera è entrato in rianimazione da dove non sarebbe più uscito. In serata, poco dopo le 20.45, al suo difensore, Avvocato Ninni, è stato comunicato che Cavalera era morto. Tante le domande che aleggiano su questa tragedia. Come mai le condizioni di salute dell’uomo si sono aggravate così velocemente ? Possibile che i problemi di salute si siano manifestati in poche ore ?

Cavalera, dallo scorso mese di ottobre, si trovava detenuto nel Carcere di Rossano, dopo essere stato trasferito dall’Istituto Penitenziario di Lecce per motivi di sovraffollamento. Stava bene in salute. Solo un pò in sovrappeso. E il 17 febbraio, nel corso dell’ultimo colloquio con il suo Avvocato, Cavalera non aveva manifestato alcun problema particolare.

Tra l’altro il fine pena era molto vicino. Recluso nel reparto di media sicurezza doveva espiare un altro anno per detenzione d’arma e lesioni. Per il momento non è stata sporta alcuna denuncia. Ma i familiari di Cavalera non si capacitano per una morte tanto rapida quanto inattesa su cui, a breve, sarà chiamata a pronunciarsi la Magistratura.

Tutto ciò mentre il Consiglio Regionale della Calabria continua a non eleggere il Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale, commenta Emilio Enzo Quintieri, già Consigliere Nazionale di Radicali Italiani e candidato Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti della Calabria.

Nei giorni scorsi, l’Assemblea Legislativa avrebbe dovuto eleggere il Garante Regionale ma il Presidente ed i Capigruppo Consiliari hanno deciso di rinviare ancora una volta. Evidentemente per loro, prosegue Quintieri, la tutela dei diritti umani fondamentali delle persone detenute o private della libertà personale non costituisce una priorità.

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