Cosenza, Radicali solidali con la Polizia Penitenziaria. No alle strumentalizzazioni del Sappe


Esprimo tutta la mia solidarietà all’Assistente della Polizia Penitenziaria, che nei giorni scorsi è stato vittima di un’aggressione da parte di alcuni detenuti, mentre era in servizio in una delle Sezioni detentive del Circuito Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Cosenza. Lo dice Emilio Enzo Quintieri, già membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e responsabile della delegazione che visita frequentemente tutti gli Istituti Penitenziari della Calabria, autorizzata dall’Ufficio del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia.

Sono venuto a conoscenza del grave evento critico tramite un comunicato diffuso dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria che, come al solito, oltre ad esprimere solidarietà al collega aggredito non ha perso l’occasione per strumentalizzare quanto accaduto. Non capisco il perché, nella circostanza, si debba evocare il fatto che la Casa Circondariale di Cosenza sia priva da mesi di un Comandante di Reparto titolare, prosegue l’esponente dei Radicali Italiani. Non sarebbe cambiato nulla se al posto dell’Ispettore Capo Pasquale Picarelli, attualmente Comandante di Reparto Facente Funzioni, vi fosse stato un Commissario. Sono “eventi critici” che, purtroppo, capitano in quasi tutte le realtà penitenziarie e che a Cosenza, per fortuna, da sempre hanno percentuali ridotte ai minimi termini poiché l’Istituto è gestito molto bene da tutto il personale sotto le direttive dell’ottimo Direttore Filiberto Benevento.

E’ una condotta isolata di alcuni detenuti, commessa ai danni di un Poliziotto Penitenziario che nell’ambiente è noto per essere una persona perbene e disponibile con tutti. Tant’è che tutta la popolazione detenuta appartenente ai Circuiti dell’Alta Sicurezza e della Media Sicurezza ha già inteso dissociarsi dalle azioni violente poste in essere, manifestando solidarietà e vicinanza al malcapitato Agente Penitenziario.

Infine, quanto al Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria, conclude Quintieri, è quasi un anno che manca il titolare Commissario Davide Pietro Romano ed i relativi compiti e funzioni sono egregiamente assolti, su disposizione del Direttore, da un sottufficiale di comprovata esperienza e serietà come l’Ispettore Capo Pasquale Picarelli. In ogni caso, a breve, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dovrebbe nominare un nuovo Funzionario alla guida del Reparto di Cosenza, di Rossano e di Crotone.

Cosenza, Consolo (Dap) risponde sulle criticità della Casa Circondariale sollevate dai Radicali


A seguito di una interlocuzione avviata con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, è stata risolta la problematica relativa alla carente assistenza psichiatrica presso l’Istituto Penitenziario di Cosenza. Infatti, con la delibera n. 72 del 5 maggio 2017, sono state incrementate le presenze dello specialista psichiatra a 25 ore settimanali, nonché gli specialisti in otorinolaringoiatria. Preciso, altresì, che l’incremento dell’assistenza specialistica ha riguardato anche la Casa Circondariale di Castrovillari e la Casa di Reclusione di Rossano, Istituti Penitenziari del distretto di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Successivamente alla sottoscrizione del Protocollo regionale sulla prevenzione degli atti suicidiari è stato costituito, presso il Provveditorato di Catanzaro, un gruppo di lavoro deputato a compiere tutte le necessarie attività di impulso, verifica e raccordo rivolte agli Istituti, nonché di analisi degli eventi suicidari o autolesivi che si verificano. Rispetto a questa delicata e importante tematica, si è pervenuti alla sottoscrizione di cinque Protocolli in sede locale e si è in attesa che le rimanenti strutture completino le procedure. Lo afferma Santi Consolo, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, in risposta alla relazione dei Radicali Italiani a seguito della visita compiuta da una delegazione guidata da Emilio Enzo Quintieri e composta da Valentina Anna Moretti e Roberto Blasi Nevone presso la Casa Circondariale di Cosenza “Sergio Cosmai” con la quale erano state rappresentate diverse criticità, tra cui quella afferente al servizio di assistenza psichiatrica per i detenuti.

Quintieri, inoltre, aveva lamentato la mancanza di un Regolamento d’Istituto per la Casa Circondariale di Cosenza, come previsto dall’Ordinamento Penitenziario, invitando l’Amministrazione centrale e periferica ad attivarsi per quanto di competenza. Ed il Capo del Dipartimento, anche su questo, ha voluto rassicurare l’esponente radicale. L’iter per la redazione del Regolamento interno, prosegue Consolo, è stato avviato e si è in attesa dell’approvazione della Commissione relativa alla predisposizione delle modifiche alla bozza di Regolamento, così come formulate dal locale Provveditorato Regionale.

Per quanto concerne, invece, i colloqui a distanza tramite collegamento Skype, servizio già attivo in 17 Istituti del territorio nazionale, l’Amministrazione Penitenziaria ha rappresentato quali siano le ragioni ostative per l’attivazione del servizio anche presso il Carcere di Cosenza, come richiesto dai Radicali Italiani. In modo particolare, vengono indicate: l’assenza di spazi idonei, la mancanza di richieste da parte delle famiglie, la mancanza di personale con adeguate competenze informatiche, l’assenza di una linea di trasmissione adeguata in quanto insufficiente o sovraccarica, l’esigenza di adeguamenti tecnici per il cablaggio dei locali, la mancanza di strumentazioni per le postazioni e la mancanza di fondi per la copertura delle spese di installazione e gestione.

Infine, per quel che concerne le problematiche segnalate in ordine al ritardo nell’avvio dei lavori relativi alla realizzazione di due campi di calcetto e di una pista di atletica leggera, la Direzione dell’Istituto in argomento, conclude il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo, ha assicurato di spendere il massimo impegno per la preparazione degli adempimenti amministrativo-burocratici propedeutici all’avvio dei lavori, riferendo, al tempo stesso, in ordine a obiettive difficoltà legate agli atti di gara; a tal riguardo, allo scopo di evitare ulteriori involontari ritardi e favorire il buon esito della progettualità, la medesima Direzione ha intrapreso mirate interlocuzioni con il locale Provveditorato al fine di approfondire la questione e raggiungere in tempi brevi la risoluzione delle criticità prospettate.

Le risposte fornite dal Capo Dipartimento ci soddisfano parzialmente tiene comunque a precisare il capo della delegazione radicale Emilio Enzo Quintieri, non essendo state evase altre importanti richieste che abbiamo rappresentato, come ad esempio sugli inaccettabili ritardi nei lavori per la sistemazione dell’area verde per i colloqui all’aperto dei detenuti, progetto anche questo da tempo approvato e finanziato dalla Cassa delle Ammende nonché sulla revisione dell’organizzazione custodiale della Casa Circondariale di Cosenza poiché, allo stato, in tutte le Sezioni detentive, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Italia, viene mantenuta la “custodia chiusa” nonostante sia realisticamente realizzabile la “custodia aperta” con piccoli interventi, finanziabili con il fondo patrimoniale a disposizione della Cassa delle Ammende. Va assolutamente superato, anche a Cosenza, il criterio di perimetrazione della vita penitenziaria all’interno della camera di pernottamento, obiettivo peraltro auspicato dalla stessa Amministrazione Penitenziaria.