Novara, il boss di Ercolano Alfio Papale muore al 41 bis. Era gravemente ammalato


Casa Circondariale di NovaraAlfio Papale, il boss camorrista di Ercolano, in Provincia di Napoli, nei giorni scorsi è morto nella Casa Circondariale di Novara, dove era sottoposto dal 2014 al regime detentivo speciale previsto dall’Art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario. Secondo quanto riportato da Cronache della Campania, ieri pomeriggio si sarebbero svolti anche i funerali in forma strettamente privata nel cimitero di Ercolano.

Il reggente del clan Ascione – Papale di vico Moscardino aveva 56 anni ed era detenuto da alcuni anni per espiare una condanna a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere di tipo camorristico. Dopo l’uccisione del fratello Antonio avvenuta nel febbraio 2007 per mano del clan Chierchia di Torre Annunziata su mandato dei Birra di Ercolano, le redini della cosca furono prese dai due fratelli Alfio e Luigi e dai rispettivi figli.

Per la morte di Alfio avvenuta in seguito a una grave malattia che l’aveva colpito durante il periodo di detenzione, la famiglia non ha fatto trapelare alcuna notizia visto che il boss è morto la settimana scorsa e ieri pomeriggio si sono svolti i funerali. Nessuno dei suoi tre figli detenuti – Pietro, Ciro e Gerardo – era presente, in quanto non hanno ricevuto il permesso per dare l’ultimo saluto al genitore defunto, tantomeno sono stati affissi manifesti per la Città.

Benevento: malore in carcere, detenuto di 59 anni muore in ospedale. Indaga la Procura


casa-circondariale-di-benevento-1La vittima è Agostino Taddeo, 59 anni, di Benevento. Sarà eseguita l’autopsia. Qualche giorno fa si era sentito male in carcere, per questo era stato soccorso e trasportato al Rummo. Dove stanotte il suo cuore ha cessato di battere per sempre. Agostino Taddeo, 59 anni, di Benevento, era un personaggio noto alle forze dell’ordine. Era ospite della Casa Circondariale di contrada Capodimonte, dove stava scontando una condanna a 3 anni, per droga, diventata definitiva. Secondo una prima ricostruzione, Taddeo aveva accusato un malore di natura cardiovascolare che aveva reso indispensabile il suo trasferimento in ospedale.

Sottoposto ad un intervento, era ricoverato nel reparto di rianimazione, dove è morto. La salma è stata trasferita in obitorio, a disposizione del Sostituto Procuratore Iolanda Gaudino, che nei prossimi giorni affiderà al medico legale, la dottoressa Monica Fonzo, l’incarico di procedere all’autopsia. Un appuntamento che sarà possibile solo dopo aver avvisato le parti interessate, a cominciare dai familiari, assistiti, tra gli altri, dall’avvocato Vincenzo Sguera.

ottopagine.it, 14 ottobre 2016