Alfio Papale, il boss camorrista di Ercolano, in Provincia di Napoli, nei giorni scorsi è morto nella Casa Circondariale di Novara, dove era sottoposto dal 2014 al regime detentivo speciale previsto dall’Art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario. Secondo quanto riportato da Cronache della Campania, ieri pomeriggio si sarebbero svolti anche i funerali in forma strettamente privata nel cimitero di Ercolano.
Il reggente del clan Ascione – Papale di vico Moscardino aveva 56 anni ed era detenuto da alcuni anni per espiare una condanna a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere di tipo camorristico. Dopo l’uccisione del fratello Antonio avvenuta nel febbraio 2007 per mano del clan Chierchia di Torre Annunziata su mandato dei Birra di Ercolano, le redini della cosca furono prese dai due fratelli Alfio e Luigi e dai rispettivi figli.
Per la morte di Alfio avvenuta in seguito a una grave malattia che l’aveva colpito durante il periodo di detenzione, la famiglia non ha fatto trapelare alcuna notizia visto che il boss è morto la settimana scorsa e ieri pomeriggio si sono svolti i funerali. Nessuno dei suoi tre figli detenuti – Pietro, Ciro e Gerardo – era presente, in quanto non hanno ricevuto il permesso per dare l’ultimo saluto al genitore defunto, tantomeno sono stati affissi manifesti per la Città.