“Un carcere migliore, rieducativo e non punitivo e’ possibile”. Una delegazione dell’Associazione ex detenuti organizzati napoletani (ex Don) presieduta da Pietro Ioia, e’ stata in visita nella Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, dove ha incontrato il Direttore Antonio Fullone col quale c’è stato un incontro proficuo e costruttivo. Insieme a Ioia vi erano anche Marina Billwiller e gli Avvocati Raffaele Minieri e Roberto Rizzuti.
“Da tempo – spiega Ioia – sia i detenuti sia i loro familiari si rivolgono a noi. I primi ci inviano lettere dal carcere per far presente quelle che sono criticità’ della struttura, i familiari invece si rivolgono a noi per avere maggiori notizie di come vivono i loro congiunti tra le pareti dell’istituto penitenziario”. E, fa sapere Ioia, non e’ escluso che possa nascere uno vero sportello per i familiari dei detenuti. “Abbiamo proposto al direttore di fare un incontro all’interno del carcere con le famiglie e altre associazioni – prosegue – e ci ha risposto che e’ una cosa che si può’ valutare cosi’ come gli abbiamo chiesto di prevedere procedure più’ veloci per chiedere un colloquio con i detenuti da parte dei loro familiari”.
Nel corso dell’incontro, “il direttore ci ha inoltre rassicurato informandoci che non ci sono più’ celle con 12 persone all’interno e che si sta lavorando per l’ammodernamento della cucina e delle docce, soprattutto per il caldo di questi giorni”. Attualmente, nel carcere di Napoli Poggioreale sono detenute “1960 persone”, come fa sapere Ioia. “La capienza e’ di circa 1500 persone – aggiunge – ma sono numeri molto più’ bassi rispetto a qualche tempo fa”. “Il direttore Fullone – conclude – si sta impegnando al massimo per rendere quel carcere un luogo educativo e speriamo di poter realizzare anche progetti per il reinserimento lavorativo dei ragazzi, al termine della loro detenzione”.