Bari : perché è morto Carlo Saturno ? Il Pm chiede l’archiviazione, la famiglia si oppone


Carlo SaturnoPer la terza volta il Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Isabella Ginefra, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte del manduriano, Carlo Saturno, trovato impiccato e in fin di vita il 30 marzo del 2011 nella sua cella del carcere di Bari dove era rinchiuso e deceduto otto giorno dopo. Per i genitori del ragazzo, invece, qualcuno lo avrebbe spinto ad uccidersi. Su questo si basa la tesi dell’avvocato della famiglia, Tania Rizzo, del foro di Lecce che ha già preparato una istanza di opposizione all’archiviazione.

Una richiesta analoga l’aveva presentata già nei precedenti tentativi di chiudere il caso, entrami respinti dal giudice del tribunale di Bari che ordinava al pm ulteriori indagini. Su questo si basa l’opposizione all’archiviazione preparata dall’avvocatessa Rizzo che è convinta che la morte del giovane sia stata la causa quantomeno di una non adeguata assistenza. Inquietante poi la circostanza dell’impiccagione avvenuta quando il detenuto era da solo in cella (e le sue condizioni psichiche lo vietavano) e soprattutto subito dopo un violento scontro fisico con due agenti di custodia carceraria.

“Perché – scrive il legale della famiglia Saturno – il medico di guardia del carcere di Bari, che aveva visto il Saturno dopo le percosse o colluttazione subita dagli agenti e che aveva accesso all’intera cartella clinica del ragazzo (comprensiva di indicazione di psico-farmaci ed inibitori), non si era impegnata ad evidenziare la necessità che il ragazzo fosse sottoposto a particolare osservazione ed assistenza psicologica e/o psichiatrica?”. Dalle testimonianze raccolta pare che il ventitreenne manduriano dopo la colluttazione (o aggressione) sia stato trascinato di peso nella cella dove poi è stato trovato agonizzante circa mezz’ora dopo. Ora il gip dovrà esprimersi per la terza volta su una richiesta di archiviazione che la famiglia non vuole.

Nazareno Dinoi

La Voce di Manduria, 17 ottobre 2015

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