“Oggi in un articolo ho scritto che un giudice dovrebbe osservare la legge con gli occhi aperti perché molti di loro sono convinti che i cattivi non cambino, io invece voglio dimostrare che anche i cattivi cambiano quando gliene viene data una possibilità“. (Diario di un ergastolano: Carmelo Musumeci).
C’è qualche parlamentare che ha la voglia e il coraggio di fare una interrogazione sui circuiti di “Alta Sicurezza” nelle carceri italiane? Ultimamente i parlamentari Enza Bruno Bossio, Walter Verini, Roberto Rampi, Luigi Lacquaniti, Danilo Leva, Chiara Scuvera, Camilla Sgambato, Ernesto Magorno, Gea Schirò, Federico Massa, Cristina Bargero, Romina Mura, Alfredo Bazoli, Pia Locatelli, Paola Pinna, Franco Bruno hanno presentato un disegno di legge per rivedere il divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti che non collaborano con la giustizia.
Se passerà questa legge sarà cancellato nel nostro paese l’ergastolo ostativo e un ergastolano, per usufruire dei benefici previsti dalla legge penitenziaria, non avrà più la necessità di mettere in cella un altro al posto suo e di mettere a rischio la sua famiglia. Ultimamente, sto dando il mio contributo alla redazione di “Ristretti Orizzonti” che si sta occupando di fare conoscere all’opinione pubblica i gironi spesso infernali che esistono nelle “Patrie Galere”, dal regime del 41 bis, ai circuiti di “Alta Sicurezza”.
E ho pensato di chiedere, pubblicamente, a questi parlamentari, che hanno avuto il coraggio di ascoltare le parole di Papa Francesco, di avere il coraggio anche di fare una interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia per fare luce e portare la legalità istituzionale in queste sezioni ombra, dove sai quando entri ma non sai quando ne esci. La redazione di “Ristretti Orizzonti” che cerca di fare un’informazione seria e d’inchiesta, andando a cercarsi le fonti più attendibili e le testimonianze, famosa (un pò come i radicali) per le lotte contro i mulini a vento, ha scritto a tanti detenuti nei circuiti di “Alta Sicurezza” facendogli delle domande sulla loro “storia carceraria”, sulle loro condizioni di detenzione, sui regimi e i circuiti che hanno conosciuto: “Quanti anni hai trascorso in circuiti di Alta Sicurezza”, “Quante richieste di declassificazione dall’Alta Sicurezza hai fatto?”, “Quando ti è stata rigettata la declassificazione, il carcere ti aveva messo parere favorevole? E tante altre ancora.
Ci hanno risposto molti detenuti e da questa inchiesta è uscito fuori uno spaccato da terzo mondo o se preferite dai tempi del medioevo. Abbiamo scoperto che ci sono detenuti “dimenticati” che dopo decenni che sono stati sottoposti al regime di tortura del 41 Bis, ora si trovano da anni nelle sezioni di Alta Sicurezza (prima chiamate sezioni di “Elevato Indice di Vigilanza”). Abbiamo scoperto che alle richieste di declassificazioni, i funzionari dell’Amministrazione Penitenziaria rispondono spesso con brevi, e simili con il passare dei decenni, motivazioni per tutti i detenuti, più o meno di questo tenore: “Considerata l’assenza di elementi certi tali da far desumere l’allontanamento dalle organizzazioni malavitose di provenienza e fatte salve ulteriori verifiche in tempi futuri” o ancora peggio “Rilevato che non risultano elementi univoci comprovanti l’interruzione dei collegamenti dell’istante con la criminalità organizzata”.
Io, adesso mi e vi domando: ma come può fare un detenuto a difendersi da queste motivazioni? Ed infatti nessuno ci riesce. La redazione di Ristretti Orizzonti ha deciso di rendere pubblici questi questionari, sia per i politici che desiderano chiedere una interrogazione parlamentare, sia per i mass media che vogliono informare l’opinione pubblica su che cosa accade nelle loro Patrie Galere. I questionari si possono richiedere all’indirizzo mail della direttrice di Ristretti Orizzonti Ornella Favero ornif@.iol.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e verrà mandato il materiale che abbiamo raccolto.
Carmelo Musumeci – Ergastolano detenuto nel Carcere di Padova
Ristretti Orizzonti, 12 giugno 2015