Riaperto il laboratorio di falegnameria e inaugurato uno di pasticceria. Una nuova visita ispettiva si è svolta ieri mattina al carcere di Poggioreale. “Io e il consigliere regionale Corrado Gabriele siamo entrati al carcere di Poggioreale per conoscere il nuovo direttore, Antonio Fullone – spiega Luigi Mazzetta, dei Radicali Per La Grande Napoli.
Io lo definirei una persona meravigliosa. Finalmente il carcere ha un direttore che si occupa davvero di rieducazione e correzione”. La visita ispettiva ha rilevato che, grazie al ridimensionamento delle presenze a Poggioreale, nell’ultimo anno sono circa mille i detenuti che sono stati trasferiti o rilasciati, non c’è più il sovraffollamento disumano che caro è costato, in termini umani ed economici.
“All’interno – prosegue Mazzotta – il carcere di Poggioreale si è trasformato. E stato riaperto il reparto di falegnameria ed è stato inaugurato un reparto di pasticceria, dove i detenuti possono impiegare il loro tempo imparando un mestiere. Anche la sala colloqui è migliorata rispetto a un anno fa, hanno aperto nuove sale e ristrutturato le vecchie.
È tutto pulito e ordinato e c’è la possibilità di incontrare i familiari all’interno di un giardino dove ci sono i giochi per i bambini che vanno a trovare i padri in carcere”. Entusiasta per questo giardino, Luigi Mazzotta ha anche avanzato una proposta al direttore Fullone, dare ai detenuti la possibilità di passare un’intera giornata con i familiari durante i giorni di festa.
“Il nuovo direttore -commenta Mazzotta – è un tecnico preparato che si sta davvero impegnando per applicare l’articolo 27 della Costituzione che riguarda la riabilitazione”. Anche l’interno del padiglione Avellino sembra mostrare segni di cambiamento. Qui ormai ci sono al massimo quattro persone per cella. Il problema più grosso è rappresentato dal padiglione San Paolo, dove ci sono ammalati in attesa di interventi chirurgici da lungo tempo.
“Abbiamo raccolto denunce di ammalati che devono essere operati, ma Fasi non agevola le cure – spiega Mazzotta. Ci sono persone in sedie a rotelle e in condizione di salute non compatibili con la detenzione. Nella visita al padiglione Avellino abbiamo incontrato un detenuto che in quattro mesi ha perso 30 chili. I problemi della vita in carcere ancora ci sono e influiscono sui detenuti fisicamente e psicologicamente”. Il giudizio post visita è comunque positivo.
“Con Corrado Gabriele – conclude Mazzotta – abbiamo notato che qualcosa è cambiato. Sono stati intrapresi progetti a medio e lungo termine, certo è sempre una struttura problematica ma il direttore è una persona competente e capace”. Anche Pietro Ioia, presidente dell’associazione Ex Don, saluta positivamente le visite ispettive.
“Siamo felici del fatto che le visite ispettive proseguano perché ancora non è ben chiaro se la situazione interna di Poggioreale è realmente cambiata o i detenuti subiscono ancora violenze. Alle mie orecchie arrivano voci contrastanti, molti dicono che è finito tutto, altri dicono che le percosse continuano ma nessuno le denuncia. Invito i detenuti a denunciare eventuali problemi all’interno della struttura, tramite i familiari”.
Claudia Sparavigna
Roma, 7 ottobre 2014