“Aveva la faccia sporca di sangue, per le botte che non aveva preso”


Ostinata Goccia

In questi giorni è successa una cosa che mi ha fatto molto piacere e aspettavo che passasse la giornata di ieri, per poterlo pubblicare sul blog.

La settimana scorsa, mi è stato chiesto di scrivere una lettera sulla nostra esperienza del carcere, mia e di mio marito.

Questa lettera è stata pubblicata sul numero di ieri, del quotidiano “Il Garantista”.

Quello che segue, è il testo.

Io sono una persona cattiva.

Se così non fosse , allora perché avrebbero dovuto dirmi questo: “Lei è un pessimo esempio per suo marito. E’ interdetta dai futuri colloqui!”. La signora comandante me lo disse, davanti alla faccia di R. coperta di sangue, per le botte che “non” aveva preso.

Sono cattiva, perché in malafede pensai che lo avessero picchiato loro. Questo è il carcere. La verità che non ti aspetti.

Perché “dentro”, la spiegazione non è mai semplice. R. aveva la faccia e…

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