Carceri, Strasburgo condanna l’Italia per trattamenti inumani e degradanti


carcere-620x264La Corte europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia a risarcire 20 mila euro (15 per danni morali e 5 per spese legali) a Valentino Saba, che fu detenuto nel carcere di Sassari nel 2000 e sottoposto a violenze da parte degli agenti di custodia. In seguito alle sue denunce, 12 persone sono state condannate nel 2009 ma “a causa della lentezza dell’iter giudiziario”, come sottolineato nel ricorso di Saba alla Corte di Strasburgo, i responsabili di questi trattamenti hanno beneficiato della prescrizione.

La Corte europea dei diritti umani, condannando l’Italia per aver sottoposto Saba a un trattamento inumano e degradante, mette di nuovo in discussione i tempi della giustizia italiana, il fatto che molti colpevoli sono stati prosciolti per prescrizione dei reati e altri condannati con pene troppo leggere in rapporto ai fatti per cui erano stati incriminati.

Ad esempio i giudici di Strasburgo indicano come pene troppo leggere la multa di 100 euro inflitta a uno degli agenti che non ha denunciato le violenze commesse dai suoi colleghi, o il fatto di aver sospeso la condanna al carcere ad altri suoi colleghi.

Nella sentenza i giudici sottolineano inoltre che le autorità italiane non hanno indicato se le persone sotto processo sono state sospese durante il procedimento, come stabilisce la giurisprudenza della Corte di Strasburgo. I giudici della Corte europea dei diritti umani hanno anche stabilito che Valentino Saba è stato sottoposto a trattamento inumano e degradante ma non a tortura, come lui aveva denunciato.

http://www.lettera35.it – 01 Luglio 2014

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