Siglato un protocollo tra il Parco del Pollino e la direzione del carcere di Castrovillari per l’utilizzo di venti detenuti nelle postazioni di avvistamento per la prevenzione degli incendi boschivi. I detenuti utilizzati come volontari nella prevenzione degli incendi boschivi.
È stato firmato ieri nella sala conferenze della Comunità del Parco nazionale del Pollino a Castrovillari, il protocollo d’intesa tra Ente Parco Nazionale del Pollino, la direzione della casa circondariale di Castrovillari e l’associazione di volontariato Anas, Associazione Nazionale di Azione Sociale.
“Il protocollo – spiega l’Ente Parco – prevede l’utilizzo di detenuti dell’Istituto Penitenziario di Castrovillari per l’attività di avvistamento degli incendi boschivi. Presenti il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, il direttore del penitenziario, Fedele Rizzo e la criminologa Tullia Lio e il presidente di Anas, Giuseppe Lufrano. I detenuti che saranno impegnati nella campagna di avvistamento degli incendi boschivi saranno 5, ma sulla base di una turnazione ne saranno impiegati circa venti. L’attività di avvistamento sarà svolta in località “Petrosa”, nel comune di Castrovillari, nei pressi, quindi, della casa circondariale stessa e avverrà nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7 alle ore 11″.
Oltre a contrastare il fenomeno degli incendi boschivi, l’iniziativa, unica in Italia è – prosegue la nota – frutto di un accordo stipulato tra ministero della Giustizia e dell’Ambiente che si impegnano a promuovere l’utilizzo della popolazione in esecuzione di pena al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva e promuove, appunto, l’inserimento e la conseguente inclusione sociale di persone svantaggiate.
Gazzetta del Sud, 13 giugno 2014